“CORTO MALTESE – UN VIAGGIO STRAORDINARIO”, LA MOSTRA RACCONTATA DAL DIRETTORE DEL MANN: “Corto Maltese, Ulisse moderno che mette insieme storie e culture lontane”

UN BILANCIO DELLA MOSTRA DI NAPOLI CON IL DIRETTORE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO PAOLO GIULIERINI: “OLTRE 300MILA VISITATORI UN GRANDISSIMO INTERESSE. E LE TAVOLE DI CORTO RESTERANNO CON NOI”

Un successo incredibile, oltre 300mila visitatori, apprezzamenti dai tanti turisti che hanno voluto personalmente ringraziare per l’attenzione degli allestimenti. La mostra “Corto Maltese, un viaggio straordinario” che si è conclusa al MANN, museo archeologico nazionale di Napoli, lascia soddisfazione e tracce positive nel direttore del museo Paolo Giulierini che ha voluto aprire i suoi spazi a un marinaio speciale.

Qual è il bilancio?

“La chiave del successo è stata la concomitanza della mostra su Canova. Il pubblico di Corto ha visitato Canova e viceversa. Per tutti è stata una scoperta e tanti che erano lì per Canova erano felicissimi di aver potuto trovare anche il caro marinaio disegnato da Hugo Pratt”.

Numeri?

“Certamente più di 300mila persone. E sono sicuro che questa è una stima in difetto. Ho incassato i commenti entusiastici dei turisti, soprattutto francesi che amano Corto, e non è una cosa che avviene di frequente con i cugini d’Oltralpe”.

Chi è per lei Corto Maltese?

“Ho sempre letto Corto e l’ho sempre immaginato, vista la mia deviazione professionale, come un Ulisse moderno. A differenza dell’eroe di Omero, Corto ci porta ad incontrare culture extra mediterranee: i tropici, i Caraibi, il Pacifico, fino a tornare a Venezia. Nella mostra poi il mare era l’elemento unificante e si trovavano anche riferimenti archeologici veri e propri come le tavole sulla ricerca del tesoro di Alessandro Magno”.

Il mare come unione e non come divisione tra i popoli?

“Dal 5 dicembre aprirà un’altra grande mostra qui al MANN che si chiama Thalassa, l’archeologia dei mari della Magna Grecia. Seguiranno poi mostre fotografiche dedicate all’emigrazione – sempre via mare – a inizio 900 da Napoli ed Ischia. Questo per dimostrare che certi temi sono universali. L’avventura come la migrazione dei popoli c’è sempre stata ma l’uomo non ha mai studiato la storia per cui ripete sempre gli stessi errori”.

Corto Maltese  parla dunque di temi attuali?

“In latino, mare si dice anche pontus. Quindi è visto come un collegamento, un ponte, più che come un ostacolo. Il fatto che il nostro marinaio incontri di continuo persone di altre culture ne fa una persona ricca e interessante. Più importante e più capace di capire la realtà rispetto a tanti che sono sempre da soli. E comunque, anche se la mostra è finita, abbiamo ottenuto di lasciare due sue tavole da esporre durante Thalassa nella sezione dedicata agli scavi nel porto di Napoli. Corto Maltese rimane con noi”.

Fabrizio Paladini

Paolo Giulierini
Paolo Giulierini Direttore del Mann
Archeologo, recentemente riconfermato alla direzione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli fino al 2023, dopo i brillanti risultati ottenuti nel precedente mandato. “Lavoro per riportarlo al ruolo di più grande museo del mondo per l’arte classica: Il Museo non è solo il luogo dell’identità, della conservazione, della ricerca; il Museo è soprattutto il luogo delle possibilità: una straordinaria occasione per gli uomini di oggi di contemplare le vette e condannare le miserie del passato per cercare di essere cittadini migliori nella contemporaneità.”
Corto Maltese, un viaggio straordinario

il catalogo della mostra
“Corto Maltese. Un viaggio straordinario”
è disponibile qui