Lagunalabirinto, due racconti ispirati a Hugo Pratt, Venezia e altre eternità.
E se Hugo Pratt avesse lasciato messaggi criptici su un ingresso ad una Venezia magica e nascosta, lungo le rotte di Corto Maltese? Ci siamo chiesti spesso dove sia ora Corto, ma, Rasputin? Dove può essere finito quel sadico, cinico e romantico russo? Ecco, Pietro Nicolaucich, con i testi e i disegni che si uniscono a quelli del maestro veneziano, ci accompagna in una mare di domande e poche risposte. A meno che non si abbia il coraggio di sognare.
Due storie che non si intrecciano, ma ci trasportano, tra le calli di Venezia e a bordo di una lussuosa nave lungo il Po, in compagni di vecchia amici che ci sembra di conoscere da sempre.
LAGUNALABIRINTO:
un professore scopre un antico e dimenticato mistero esoterico legato a Venezia, grazie a una serie di indizi che Hugo Pratt stesso ha disseminato tra le storie di Corto Maltese. Alla fine del suo viaggio, tra storia, archeologia, religione, occultismo e alchimia, in un’improbabile atmosfera a metà tra Borges e Indiana Jones, il professore scoprirà ciò che veramente nasconde la sua città-labirinto. Disegni di Hugo Pratt.
DETECTIVE RASPUTIN:
l’ormai vecchio e disincantato compagno di avventure di Corto Maltese deve risolvere un crimine impossibile commesso sul suo lussuoso battello. Si affiderà all’intuito e al delirio nostalgico per decifrare un mistero che comincia come il più classico dei gialli deduttivi, ma che lo condurrà in una realtà che credeva possibile soltanto nei fumetti. Disegni di Pietro Nicolaucich.
LAGUNALABIRINTO
Autori: testi di Pietro Nicolaucich, disegni di Hugo Pratt e Pietro Nicolaucich
Editore: Cong Edizioni, Collana Escondida
Uscita: 27 settembre 2024
Prezzo: euro 15,50
Ci sono tracce che segnano gli incerti confini tra i mondi. I bordi misteriosi capaci di delimitare il margine delle cose. Perfino quello che disegna i moti torbidi dell’anima. E ci sono autori che le intrec- ciano per intessere le loro narrazioni: fili che incantano al di là del tempo e dello spazio concesso agli umani. Sono doti sciamaniche, queste, ancestrali, capaci di attingere il calamo dentro a quella pasta viscosa che è fatta della stessa sostanza di cui sono fatti, appunto, i sogni, tanto per rubare le parole a uno piuttosto famoso. Hugo Pratt è fra questi indagatori ipnagogici: le sue tavole sono sceneggiature dense di meraviglie, in cui il viaggio e il sogno si intersecano a de- finire quel senso smarrito di vaghezza che è condizione privilegiata dell’umano andare, scaturigine di ogni filosofia, punto di partenza per raccontare il Mondo da un punto di vista rovesciato, inedito, straniante.
dalla prefazione di Angelo Floramo