Dal 29 maggio al 4 novembre 2024, al Centre Pompidou di Parigi arriva la mostra “Corto Maltese, Une vie romanesque”, all’interno dell’esposizione “La BD à tous les étages”, dedicata ai protagonisti degli ultimi 60 anni della graphic novel

Con la “La BD à tous les etages” il fumetto occuperà letterlamente tutti gli spazi del Beabourg, e Corto Maltese sarà l’unico personaggio ad avere un’intera sezione dedicata. E quale poteva essere il luogo più adatto se non la Bibliothéque Publique d’Information, per raccontare un viaggio attraverso i riferimenti letterari nell’opera di Hugo Pratt?

Corto Maltese Parigi
BIBLIOTHÈQUE  PUBLIQUE D’INFORMATION-  CENTRE POMPIDOU
ingresso libero, nei limiti dei posti disponibili
BPI, livello 2
29 maggio – 4 novembre. 2024
12.00 – 22.00, tutti i lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì  
10.00 – 22.00, sabato e domenica

UNE VIE ROMANESQUE, LA MOSTRA

Nella mostra “Corto Maltese, Une vie romanesque” allestita nella Bibliothéque, il filo conduttore per il visitatore saranno i riferimenti letterari di Corto, oltre 120 tavole originali che si aggiungono a riproduzioni, riviste d’epoca e libri presi direttamente dalla leggendaria biblioteca di Hugo Pratt.

Un percorso suddiviso in tre parti, sviluppato dal Beaubourg in stretta collaborazione con la co-curatrice Patrizia Zanotti e il team di Cong SA. Il viaggio è preceduto dalla biografia immaginaria di Corto Maltese, per permettere al visitatore di entrare in questo modo reale e immaginato, ricco di riferimenti letterari e storici e di appuntamenti mancati e non con personaggi che hanno segnato la storia del XX secolo. La vita di Corto diventa così un fil rouge tra le opere per intepretare le citazioni e gli incontri, ciascuno seguendo la propria sensibilità, come ha semrpe voluto Hugo Pratt: “Racconto la verità come fosse una bugia. A differenza di molti altri che raccontano bugie volendole far passare per vere, in questo modo la lettura diventa doppia, tripla e il lettore trova che certe cose che ho detto erano vere, allora gli viene una gran voglia di andare alla loro ricerca

Nella prima parte, La construction du personnage è dedicata alla storia editoriale di Corto Maltese, dagli esordi a Genova fino al successo in Francia, con gli albi originali di alcune delle riviste dove furono pubblicate le storie per la prima volta. La seconda sezione Un récit traversé par les références littéraires ci trasporta fra immagini e parole attraverso el quali Pratt ha trasformatoi sogni nati dalle letture giovanili in avventure dense di significati, cercando L’isola del tesoro di Stevenson, La linea d’ombra di Conrad e i misteri degli abissi della mente e del mare di Melville. Ritroveremo Jack London, Rimbaud, Kipling e Coleridge, Shakespeare e Borges. L’ultimo spazio è dedicato a Corto Maltese, entre réel et fiction, dove ritroveremo molti dei personaggi creati da HUgo Pratt, per fare della finzione il sogno più vicino alla realtà.

Non c’è nessuna storia di Corto ambientata a Parigi, eppure senza parigi forse non esisterebbero le storie di Corto. Sappiamo che “Una ballata del mare salato” uscì nel 1967 nella rivista Sgt. Kirk di Ivaldi, imprenditore visionario che volle assulatamente omaggiare il genio di Pratt con una linea editoriale dedicata ai suoi lavori. Putroppo quell’esperizna non durò a lungo e Hugo dovette trovare un nuovo luogo dove far volare la sua immaginazione, gli serviva un’idea: “Quando, poche settimane dopo, Sgt. Kirk chiuse, ripensai a quell’offerta e, all’inizio del 1970, presi a Genova un treno diretto a Parigi e mi presentai a Pif senza preannunciarmi. È stato in treno che mi è venuta l’idea di riprendere Corto Maltese che, ne Una Ballata del Mare Salato, non era che uno dei tanti personaggi, e di farne l’eroe di tutta una serie di episodi.”

PRATT, PARIGI E UN LABIRINTO

l ministro della Cultura Jack Langvi chiede di fargli l’onore di assistere all’inaugurazione della esposizione “Hugo Pratt” nell’ambito della manifestazione “Venezia a Parigi”, Venerdì 14 marzo, alle Gallerie Nazionali del Grand Palais.

Era il 1986, ben 38 anni fa. Eppure quella fu una data importantissima per la cultura mondiale, il fumetto veniva ammesso in un museo così prestigioso come il Grand Palais parigino e probabilmente per la prima volta la lunga e ostinata battaglia di Pratt era stata vinta: la letteratura disegnata era stata formalmente riconosciuta e consacrata. Quelle opere tornarono alla Ville Lumière anche nel 2011, in occasione della mostra “«Le voyage imaginaire d’Hugo Pratt» alla Pinacothèque, e l’anno successivo il Museo della Massoneria Sede del Grande Oriente di Francia ospitò un’esposizione dall’evocativo titolo “Corto Maltese et les secrets de l’initiation,
 Imaginaires et Franc-Maçonnerie à Venise autour d’Hugo Pratt”.

Parigi e Pratt è un racconto importante nella raccolta di storie che è stata la vita avventurosa dell’autore, che qui visse per ben 14 anni, un periodo più lungo della fase argentina. Ne “Il desiderio di essere inutile” Pratt così racconta quel viaggio:

Ripensando a quegli anni parigini, la Francia mi appare come un labirinto: un labirinto d’amore, come quello che Eleonora di Aquitania aveva all’Île-aux-Vaches, oggi l’Île Saint-Louis, dove poi ho finito con l’abitare, è anche un labirinto dove mi capitava di perdermi. La Francia ha costituito per me un tentativo per organizzare l’Ipotesi.

UNE VIE ROMANESQUE, ALCUNE DELLE OPERE IN  MOSTRA